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![]() “Veziana”Alba auba aurora aurore Veziana, "gioiosa" in occitano medievale, è un ensemble dell'area pirenaica le cui musiche nascono da un incrocio di cammini. A partire dal Medio Evo fino ai nostri giorni, da una parte all'altra deths Pirénéus, nasce e si sviluppa un patrimonio invisibile ma ben radicato di sonorità, di pratiche e di emozioni musicali che si sono incrociate, mescolate fino a divenire un tutt'uno. Un amalgama inscindibile che prende corpo in questo disco, dove troviamo forme di espressione e strumenti musicali di origine sia colta che popolare, con l'impasto delle voci, la viola da gamba, l'arpa, il qanoun, la ghironda, le cornamuse e le percussioni. IL GRUPPO È un approccio fortemente orientato ai legami sociali tra le due sponde pirenaiche che Veziana propone: forme di espressione e strumenti musicali di origine sia colta che popolare, con l'impasto delle voci, la viola da gamba, l'arpa, il qanoun, la ghironda, le cornamuse e le percussioni. Una canzone di trovatori si confonde con un brano arabo-andaluso. Un Natale tradizionale si combina con un Natale composto da Pèire Godolin, poeta tolosano del XVII secolo. Un tema tradizionale basco e un tema sefardita si fondono assieme con atmosfere sospese fra fandango, jota o tuchia arabo-andalusa. Il tutto in una mescolanza di sonorità che echeggia come un invito al passaggio a nuove 'Lies et passeries' musicali transpirenaiche (ovvero le forme di accordi pastorali in vigore tra i contadini di una parte e dell'altra della frontiera pirenaica, rispettati anche in tempo di guerra). I musicisti del gruppo hanno estrazione eterogenea, dalla musica classica a quella popolare del Maghreb ed europea. Il repertorio è stato elaborato sulla base di una solida conoscenza delle forme musicali a cui attinge, con occhio attento all'evoluzione della storia, delle idee e delle correnti di pensiero che hanno attraversato i Pirenei. Un incontro, in chiave musicale, dedicato a coloro che qui hanno trovato rifugio o che hanno valicato quelle montagne con la speranza di trovare un mondo migliore. Erano pastori Catari di Montailloux, Demoiselles del Couserans, Repubblicani spagnoli, Obiettori di tutte le epoche o semplicemente dei Giusti anonimi. Furono loro i pionieri, gli artefici dell'edificazione appassionata della memoria nascosta ma ben reale di questo umanesimo pireneico così singolare. Possiamo guardare ai musicisti di Veziana come a dei contrabbandieri di musica, che ci invitano con cognizione di causa a seguirli in un percorso di libertà, con un approccio quasi pitturale, impressionista, a difesa di tutte le forme d'integrazione, anche musicale. LA FORMAZIONE
I BRANI
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